WATERPROOF.
Non c’è motivo di usare il termine inglese perché in italiano si traduce: impermeabile (si riferisce alle creme dermatologiche).
WATER RESISTANT.
Non c’è motivo di usare il termine inglese perché in italiano si traduce: idroresistente (si riferisce alle creme dermatologiche).
WELFARE.
Non c’è motivo di usare il termine inglese perché in italiano si traduce: sicurezza sociale.
WHEEZING.
Non c’è motivo di usare il termine inglese perché in italiano si traduce: sibili (sono prodotti al passaggio dell’aria, durante la respirazione in corso di infezione respiratoria, ma non si tratta di asma), oppure si può tradurre anche come fischi o respiro sibilante. Il termine straniero, si pronuncia “uising”, che riproduce il suono di un fischio, ma è sbagliato usarlo anche in italiano: se uno vuole riprodurre il suono può fare direttamente un fischio, ma è un comportamento anticulturale.
Circa 1/3 di tutti i bambini di meno di tre anni,, cioè all’incirca mezzo milione ogni anno ne ha presentato almeno un episodio e spesso se ne sono accorti anche i genitori, perché, stando vicino al bambino, ne hanno ascoltato il respiro difficoltoso accompagnato appunto da fischi e sibili durante l’introduzione o l’espulsione dell’aria.
La presenza di sibili o fischi solo in pochissimi casi indica che il bambino è asmatico. Il meccanismo responsabili dei sibili e fischi respiratori, infatti è banale e innocuo: i bambini, essendo “tutti piccoli”, presentano anche vie respiratorie di dimensioni ridotte e che perciò basterà un po’ di muco o una lieve infiammazione, come si ha nel corso delle tante infezioni respiratorie, comuni soprattutto in questo periodo a ridurre ulteriormente il calibro interno e perciò a rendere difficoltoso il passaggio dell’aria, che produrrà dei suoni, i fischi o i sibili, che hanno la stessa origine di quelli prodotti dal sassofono, in cui l’aria da inserire nello strumento viene modulata dal beccuccio tenuto stretto dalle labbra.
Fischi e sibili perciò scompariranno quando al bambino crescendo sarà aumentato anche il calibro delle vie aeree.
Se la mamma fuma in gravidanza, facilita la comparsa di fischi e sibili, perché il bambino nascerà con vie respiratorie di dimensioni ridotte rispetto ai coetanei.
Che cosa fare. Le medicine non servono. L’importante è garantire “aria pulita”: non si devono usare profumi di nessun genere, nemmeno se classificati come balsamici, perché gli odori intensi possono determinare il broncospasmo, perciò aggravare la difficoltà a respirare. Non si deve fumare in casa, ma cambiare l’aria degli ambienti della casa tenendo le finestre aperte almeno un’ora al giorno. È importante anche umidificare gli ambienti, tenendo sopra ai radiatori dell’impianto di riscaldamento due asciugamani di spugna bagnati e sostituirli appena asciutti. Vanno bene anche i vaporizzatori elettrici che si trovano in commercio.
La cura specifica quando il bambino ha la tosse e in particolare quando ha questi fischi e sibili, è di farlo bere molto, infatti l’acqua è il più potente mucolitico presente. Sarebbe preferibile che il bambino usasse bevande calde perché hanno un effetto lievemente antinfiammatorio, ma l’importante è che beva per poter garantire una normale idratazione di tutte le secrezioni dell’organismo perciò anche quello del “catarro” dell’apparato respiratorio. Per ottenere i migliori risultati basterà scegliere le bevande che gradisce maggiormente.
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