PUGLIA
 

Bari:
Dopo l'Unità ogni comune della provincia disponeva di un brefotrofio gestito e sovvenzionato dall'amministrazione comunale. La «Ruota» esisteva presso il carcere femminile di «Santa Teresa». Dal maggio 1882 gli esposti vennero accolti presso l'«Ospedale civile del Sacro monte», affidate alle «Suore della carità figlie di San Vincenzo», presenti presso l'ospedale, ove i bambini, raccolti attraverso la «Ruota», avevano una sala riservata. Anche quando il 1° luglio 1889 venne fondato l'«Ospedale consorziale», nato da una gestione collegiale tra amministrazione comunale, provinciale e «Ospedale Civile del Sacro monte», fu mantenuta attiva la «Ruota» e la sala accoglieva circa 12 bambini. Il 14 settembre 1898 fu abolita la «Ruota». Il 4 dicembre 1906 venne nominato commissario prefettizio il pediatra Francesco La Manna che restò in carica fino al 5 marzo 1908. Nel 1915 Francesco Campione, direttore della «Sala di maternità» (era il primario ostetrico) e della «Sala baliatico», ottenne dall'amministrazione comunale una nuova sede e destinò alla «Sala baliatico» l'intero pian terreno, ottenne inoltre la fornitura di biancheria e di nuove culle. Poco dopo lo stabile fu requisito e trasformato in ospedale militare destinato alla cura dei feriti, pertanto la «Sala baliatico» dovette tornare nei vecchi malsani edifici. La mortalità era ancora alta, circa l'80%. Solo nel 1918, terminata la Grande guerra, la «Sala baliatico» poté tornare nel nuovo edificio.

Foggia:
Dopo l'Unità ogni comune della provincia disponeva di un brefotrofio gestito e sovvenzionato dall'amministrazione comunale. Nel 1906 la gestione degli esposti fu affidata all'«Ospedale Vittorio Emanuele II» per le donne povere di Capitanata. L'assistenza, anche per la scarsa disponibilità economica del nosocomio, era estremamente carente, infatti la mortalità raggiungeva il 90% dei bambini.

Lecce:
La prima istituzione che si occupava dell'accoglienza dei bambini abbandonati fu inaugurata nel 1544 ed era il «Brefoptocotrofio». Dopo l’Unità l'assistenza agli esposti era erogata attraverso un brefotrofio, denominato in origine «Adelaide Cairoli» che era sovvenzionato dall'amministrazione comunale e gestito dalla «Congregazione di carità». Aveva sede presso un padiglione dell'ospedale civile ove si trovava anche il reparto di maternità, inoltre ogni comune della provincia disponeva di un brefotrofio.

Taranto:
A metà dell'Ottocento fu istituito l'«Ospizio dei Proietti». Nel 1907 il brefotrofio fu trasferito in alcuni locali dell'«Ospedale Civile» e fu soppressa la «Ruota».

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  • Prof.Italo Farnetani, all' Accademia Nazionale di Modena.

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