Genova:
Dalla fine del Quattrocento l'assistenza all'infanzia illegittima era affidata all'«Opera di carità» fondata dal sacerdote Tommaso Doria che era aggregata all'«Ospedale di Pammatone», che restò l'unico luogo di ricovero della Liguria fino all'inizio dell'Ottocento. In seguito furono istituiti dei luoghi per l'assistenza all'infanzia illegittima o abbandonata a Savona, La Spezia, Chiavari e Albenga. Il primo luglio 1864 iniziò a funzionare a Genova il brefotrofio provinciale che ospitava 12 lattanti e 5 balie. Nel 1869 fu abolita la «Ruota». Virginio Massini (1850-1903) fu il medico-capo del brefotrofio provinciale.
L'«Ospedale infantile di San Filippo»
Il 17 marzo 1888 fu fondato dalla duchessa di Galliera l'«Ospedale infantile di San Filippo» (esattamente: «Ospedale medico-chirurgico per bambini di San Filippo apostolo»). All'inizio accoglieva 36 bambini di età compresa fra i 4 e i 12 anni, 24 nel reparto di medicina e 12 in quello di chirurgia. I bambini residenti nel territorio dell'antica Repubblica Ligure venivano ricoverati gratuitamente. Erano esclusi i pazienti infettivi. L'ospedale era posto in una costruzione del Cinquecento posta in Via San Bartolomeo degli Armeni. Dal 1° luglio 1899 divenne un ospedale a orientamento soprattutto chirurgico e in quegli anni divenne uno dei primi 4 ospedali italiani. Il 1° agosto 1919 l'amministrazione dell'ospedale dovette vendere tale immobile a causa della crisi economica che seguì la fine della Grande guerra. L'ospedale venne trasferito nell'ala di levante della sede centrale del «Ospedale di Sant'Andrea» e divenne una: «sezione infantile annessa all'ospedale centrale». Questa decisione, forse motivata da scelte di oculata amministrazione, determinò la chiusura dell'«Ospedale infantile» che divenne solo una piccola sezione di un grande ospedale. L'unico vantaggio era la miglior posizione urbanistica del reparto, non più posto in mezzo ad altri edifici, ma situato in prossimità del mare, orientato a mezzogiorno al riparo dei venti del nord e lontano dalla polvere della strada. La sezione disponeva di due vasti saloni, uno per le femmine, l'altro per i maschi, collegati da una galleria vetrata che permetteva l'accesso a una terrazza, posta a mezzogiorno, sovrastante il giardino e rivolta verso il mare, ove poteva essere effettuata: «una buona cura solare in un'atmosfera eminentemente salsoiodica.». Nel lato nord del nosocomio si trovava la sala operatoria, quella per le medicazioni, i gessi e gli altri servizi. Al piano sottostante c'era la zona per i pazienti infettivi e l'ambulatorio.
Jacopo Perrando, dal 18 marzo 1888, giorno dell'inaugurazione, fino alla morte, avvenuta il 17 novembre 1917, fu primario medico e direttore della fondazione. Si specializzò in pediatria a Parigi e fu socio fondatore della SIP. Era nato a Sassello (SV) il 19 marzo 1856.
Nel 1894 fu aperto un «Comparto pediatrico» presso gli «Ospedali civili». Il primario fu Federico Federici.
La «Lega antitubercolare» che in seguito si trasformò in «Lega di Igiene sociale» creò l'«Ambulatorio profilattico infantile» che iniziò a essere attivo dal 1° gennaio 1920 e aveva sede presso i locali della «Chiesa protestante tedesca». La gestione era affidata alla «Associazione Genovese Contro la Tubercolosi». L'organico era composto da un pediatra, Paola Zappa, un'assistente sanitaria visitatrice e un gruppo di volontarie. Nel 1920, primo anno di attività, furono seguiti 727 bambini. Le finalità dell'ambulatorio erano di diagnosticare precocemente per prevenire le forme tubercolari agendo direttamente sui bambini e non aspettare che la malattia si manifestasse all'interno della famiglia.
Durante la Grande guerra fu attivato un ambulatorio «per l'assistenza dei bambini in tempo di guerra» che aveva scopi essenzialmente preventivi. Veniva descritta come timida e modesta, però nello stesso tempo fiera e scontrosa, ricca di amor proprio e di volitività, ma seppe conquistarsi un notevole prestigio.
È interessante notare anche dove abitavano i pediatri genovesi. Il Massini in Piazza Colombo, lo Jemma in via 20 settembre, il Cozzolino in via Caffaro, mentre sia Dante Pacchioni sia Paola Zappa prima in via Anton Maria Maragliano e in seguito in via Corsica che rappresentavano le strade che dalla fine dell'Ottocento all'inizio del Novecento rappresentavano le nuove zone ove andava ad abitare la borghesia.
Paola Zappa la prima donna primario pediatra
Durante la malattia del Perrando e sino al 31 dicembre 1917, la direzione dell'ospedale fu tenuta per supplenza da Paola Zappa. Dopo la nomina del nuovo direttore dell'ospedale, Luigi Della Valle, che era un chirurgo pediatra, la Zappa ebbe nuovamente l'incarico della direzione dell'ospedale dal 21 agosto 1918 al 24 febbraio 1919 perché il primario era stato richiamato alle armi. Dopo la soppressione dell'«Ospedale infantile» e la trasformazione della sezione «San Filippo», nel 1919 alla Zappa fu affidata la direzione della «Sezione medica infantile» che disponeva di otto posti letto. Mantenne la direzione del reparto per più di 39 anni. Nel 1934 ebbe il titolo di comprimario dell'intera sezione e nel 1951 quella a primario. Andò in pensione il 31 dicembre 1958 all'età di 74 anni. Le subentrò Gennaro Sansone (1913-1993), che è stato uno dei grandi ospedalieri italiani, che prese servizio il 1° marzo 1959.
Paola Zappa: la biografia
Nacque a Reggio nell'Emilia da Raffaele il 24 novembre 1884. Il 26 luglio 1909 si laureò con lode in medicina e chirurgia presso l'Università di Napoli. Dal 1914 al 1915 fu assistente volontario della clinica pediatrica dell'Università di Genova diretta da Dante Pacchioni. Lasciò la clinica il 24 maggio 1915 perché passò in qualità di aiuto all'«Ospedale infantile di san Filippo», infatti la mobilitazione generale per la Grande guerra aveva creato una carenza di medici e infatti il 1° luglio 1916 ebbe anche l'incarico della direzione del «Gabinetto di microscopia e chimica clinica»
dell'«Ospedale di Sant'Andrea» (Galliera), sia per la parte civile, sia per la parte militare, a cui facevano capo 700 malati. Nello stesso periodo fu medico scolastico, aiuto del dispensario
ambulatorio dell'«Associazione genovese contro la tubercolosi C. Poli»; direttrice sanitaria della stazione «Cipollina per l'osservazione e cura dei bambini gracili» in pericolo di contagio tubercolare; aiuto della «Stazione elioterapica San Giorgio»; medico del «Dispensario per lattanti Ester Bonomi». Fu anche incaricato della sorveglianza sanitaria dei bambini nella Creche della Croce rossa americana. Nel 1933 organizzò e diresse il «Preventorio per lattanti e divezzi E. Bruzzone». Nel 1930 conseguì la libera docenza in pediatria medica e fu la prima donna medico di Genova a conseguire la libera docenza. La Zappa, nella sua attività professionale si distinse in particolare nella lotta contro la tubercolosi, attuata in primo luogo attraverso gli «Ambulatori profilattici infantili». Non si era sposata, morì nel 1963.
A Voltri (GE) c'era un ospizio marino che ospitava bambini provenienti da Arona (NO), Brescia, Castel San Giovanni (PC), Como, Crema (CR), Cremona, Gallarate (VA), Lodi, Milano, Novara, Pavia, Piacenza, Soncino (CR)e dalla Svizzera.
A Sestri Levante (GE) c'era un ospizio marino che ospitava bambini provenienti da Milano, Como e Bergamo.
Università:
Genova 1897 - Masini e Massini
Dall'anno scolastico 1877-1878 Virginio Massini (1850-1903) tenne un corso libero di pediatria presso l'Università di Genova e il 12 dicembre 1878 tenne la prolusione per l'apertura del secondo anno.
Virginio Massini: la biografia
Il Massini nacque da Carlo e Irene Bondi nel 1850 a Cesenatico (FC). Aveva sposato Elisa De' Barbieri dalla quale ebbe il figlio Luigi Carlo. Abitava a Genova in Piazza Colombo 24. Restò sempre legato alle proprie origini romagnole, anche se si inserì bene a Genova ove, anche in collaborazione con le istituzioni fu il fondatore della pediatria. Già dal 1882 il comune di Genova distribuiva ai genitori di ogni neonato un volumetto scritto dal Massini dal titolo: Norme necessarie alle madri e alle balie per l'allevamento del bambino (Genova: Tipografia Sambolino): di questo opuscolo di 24 pagine ne furono realizzate 11 edizioni, l'ultima nel 1895. Durante la relazione che tenne nel 1892 al II congresso pediatrico italiano, salutando la città di Napoli che ospitava l'evento, chiarì il proprio rapporto fra la Romagna e Genova ma illustrò bene anche le caratteristiche socioeconomiche delle due realtà: «E questo saluto io reco non pure a nome dell'industriosa Genova, la patria di Colombo dove già da molti anni fermai la mia dimora, ma eziandio a nome della forte ed ubertosa Romagna, mia terra natale». Fu socio fondatore della SIP di cui ne fu consigliere per il primo triennio, infatti nel 1901 non intervenne al congresso di Firenze e non fu rieletto. Morì a Genova il 2 agosto 1903 alle ore 20 in Via Venazzola n. 8.
C’è da segnalare anche un altro corso di pediatria. Si tenne nell’anno scolastico 1881-1882 presso l’Università di Genova. Si trattava di un libero insegnamento di ginecologia e pediatria tenuto da Arturo Masini che era un ostetrico. Il corso era riconosciuto dal ministero della pubblica istruzione, ma fu tenuto per solo l'anno scolastico 1881-1882. Negli anni successivi infatti il Masini, che era assistente presso la clinica ostetrica dell'Università di Genova, tenne corsi e conferenze cliniche di ostetricia.
Jemma e Maragliano
Rocco Jemma che nel 1897 aveva conseguito presso l'Università di Napoli la libera docenza in patologia medica dimostrativa, tenne un corso libero di patologia speciale medica delle malattie dei bambini: nell'anno scolastico 1897-1898 ebbe 15 iscritti; nell'anno successivo, 1898-1899, gli iscritti furono 34 e nel 1899-1900 furono 130. Nell’anno scolastico 1900-1901 lo Jemma tenne il corso libero di clinica delle malattie dei bambini, a cui parteciparono 122 studenti. Nell'anno scolastico 1902-1903 ebbe l’incarico dell’insegnamento del corso pareggiato di clinica pediatrica. Edoardo Maragliano, che era direttore della clinica medica dell’Università di Genova, senatore del Regno e uno fra i più insigni clinici italiani, nel 1900 costituì, all’interno della clinica medica, una sezione pediatrica composta da 12 letti e ne affidò la direzione allo Jemma che aveva ottenuto anche la possibilità di aprire un ambulatorio pediatrico e di servirsi del laboratorio della clinica. Era però una sistemazione transitoria che dipendeva dalla volontà del direttore.
Rocco Jemma: la biografia
Rocco Jemma nacque a Stellitanone, frazione di Laureana di Borrello (Reggio Calabria) il 16 agosto 1866. Si laureò presso l'Università di Napoli con lode nel 1891 e si trasferì a Genova, richiamato dalla fama del clinico medico Edoardo Maragliano (1849-1940). Nel 1903 vinse la cattedra, appena istituita, di clinica pediatrica presso l’Università di Palermo. Insieme a due allievi, Giovanni Di Cristina (1875-1928) e Giuseppe Caronia (1884-1977), scoprì la cura della leishmaniosi basata sulla somministrazione, per via endovenosa, di antimonio sotto forma di tartaro stibiato, valida ancora. Nel 1913 alla morte di Francesco Fede fu chiamato a ricoprire la cattedra di Napoli. Formò la “Scuola di Rocco Jemma” da cui uscirono un gran numero di professori ordinari di pediatria. Nel 1913, succedendo a Fede, divenne direttore de “La Pediatria”. Durante l’XI Congresso pediatrico nazionale svoltosi a Milano dal 22 al 25 ottobre 1924 fu eletto presidente della Società italiana di pediatria e lo rimase fino al settembre del 1929, quando fu eletto Cesare Cattaneo (1871-1930). Fu successivamente rieletto presidente dal 1940 al 1949, pertanto, quella dello Jemma, è stata la presidenza più lunga in tutta la storia della Società italiana di pediatria. Nel 1934 pubblicò, insieme a Carlo Comba (1870-1951), il Trattato di Pediatria, Milano (1934), in tre volumi.
Nel 1936 lo Jemma lasciò l’insegnamento per raggiunti limiti di età. Morì a Napoli il 24 marzo 1949. Lo Jemma è stato il più grande pediatra italiano.
Nel 1903 lo Jemma lasciò Genova perché fu chiamato alla direzione della cattedra di pediatria dell'Università di Palermo.
Dal 16 dicembre 1904 ebbe l'incarico dell'insegnamento della pediatria Olimpio Cozzolino (1868-1937). Come lo Jemma disponevano di alcuni letti che costituivano ancora un reparto speciale della clinica medica.
Olimpio Cozzolino: la biografia
Olimpio Cozzolino nacque a Sidereo Marina (Reggio Calabria) il 26 dicembre 1868 da Andrea e da Olimpia D'Angelo. Si laureò presso l'Università di Napoli il 27 luglio 1894 e fu un allievo di Francesco
Fede. Si perfezionò in pediatria a Berlino nel 1894-95. Nel 1896 venne incaricato dal ministro della Pubblica istruzione di redigere una relazione sugli ospedali e sulle cliniche frequentati all'estero. Nel 1899 conseguì per titoli la libera docenza in clinica pediatrica. Dal 16 dicembre 1904 al 15 ottobre 1912 ebbe l'incarico dell'insegnamento di clinica pediatrica nell'Università di Genova. Durante il periodo di permanenza a Genova scrisse il primo manuale di pediatria italiano intitolato: Manuale pratico di pediatria che fu pubblicato a Napoli nel 1911 e ristampato nel 1916, e che nel 1921-1922 cambiò il titolo in: Trattato di pediatria. Il Cozzolino restò a Genova fino al 15 ottobre 1912 quando si trasferì a Cagliari, in qualità di professore straordinario di clinica pediatrica dell'Università, ove insegnò dal 16 novembre 1912 al 15 novembre 1915. Il 16 novembre 1915 passò all'Università di Parma in qualità di straordinario di clinica pediatrica, il 1° novembre 1916 venne nominato ordinario. Dal 16 novembre 1931 venne trasferito alla direzione della clinica pediatrica dell'Università di Bari. Nel 1930 fondò a Parma la rivista "Il Lattante", di cui fu direttore. Fu vicepresidente della SIP. Morì a Bari il 22 gennaio 1937.
Nel novembre 1912 l'Istituto di pediatria divenne autonomo e la direzione fu affidata a Dante Pacchioni, allievo di Carlo Comba, che tenne la direzione fino al 1942. Dal 1912 al 1928 fu presso il vecchio ospedale dei cronici; dal 1929 al 1938 presso l'«Ospedale San Martino». Dal 1938 presso l'«Istituto Giannina Gaslini».
Dante Pacchioni: la biografia
Il Pacchioni era nato a Reggio Emilia il 26 agosto 1872. A Firenze fu allievo di Giuseppe Mya. Alla morte del Maestro ebbe per alcuni mesi l'incarico dell'insegnamento della pediatria presso l'ateneo fiorentino, fino all'arrivo del nuovo titolare Carlo Comba. Nel novembre 1912 divenne ordinario presso l'Università di Genova ove restò fino al 1942. Studiò la tubercolosi e i disturbi della nutrizione, realizzando una propria classificazione. Dal 1931 ebbe anche l'insegnamento della puericultura che divenne così di «pediatria generale puericultura». Collaborò al Trattato di pediatria, diretto da Carlo Comba e Rocco Jemma (Milano 1934). Nel 1938 fu presidente del XVI congresso nazionale di pediatria che si tenne a Genova dal 15 al 18 novembre 1938 in occasione dell'inaugurazione dell'Ospedale Gaslini. Fu vicepresidente della SIP. Uno dei suoi allievi, Guido Guassardo (1897-1964) divenne direttore della clinica pediatrica di Torino. Morì a Genova il 24 luglio 1953.
Imperia:
- Oneglia (IM): Il 15 ottobre 1822 fu fondato un «Ospizio provinciale esposti» a cui afferivano i bambini abbandonati delle allora province di Oneglia e Sanremo.
- Portomaurizio (IM): Dopo l'Unità in tutta la provincia c'era attivo un solo brefotrofio che si trovava nel capoluogo.
- Sanremo (IM): nel 1908 fu fondato l' «Ospedale Infantile Andrea Nunez del Castillo» che disponeva di 20 posti letto. Direttore fu Vincenzo Pesante. Oggi ospita una scuola elementare.
Savona:
Il brefotrofio fu fondato nel 1805.
A Loano (SV) c'era un ospizio marino che ospitava bambini provenienti dal Piemonte.
A Celle Ligure (SV) c'era un ospizio marino che ospitava bambini provenienti da Brescia.